Partnership tra “Cantine Mediterranee” e “Podere Don Giovanni”

Sipicciano, frazione di Galluccio (Caserta),  una realtà casertana suggestiva facente parte di quella Campania delle zone interne. Viviamo costipati sulla costa e raramente ci rivolgiamo alle interiora della Regione. Eppure, non sappiamo cosa ci perdiamo.

 

L’occasione di visitare un formidabile territorio della nostra Campania, ci è data dalla presentazione della partnership tra due aziende vitivinicole campane: le “Cantine Mediterranee”, azienda dal 1946, che producono e commercializzano vini del Vesuvio e del Beneventano e il “Podere Don Giovanni” di Sipicciano-Galluccio, specializzato nella produzione della Dop Galluccio.

Le due aziende sembrano fatte apposta per incontrarsi e per fondersi: la prima ha una chiara vocazione mercantile e distributiva e si avvale del fiuto commerciale del suo patron Vincenzo Napolitano; la seconda è una vera e propria azienda agricola, vocata alla coltivazione delle uve (e non solo) e alla produzione del vino di qualità.

Ma torniamo al territorio. Il Podere Don Giovanni ricade in un’area spettacolare, nel Parco regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano, ai piedi del vulcano spento di Roccamonfina, con una vista spettacolare che si allunga fino al Golfo di Gaeta, consentendo anche l’osservazione dell’Abbazia di Montecassino. Trascorrere una giornata di sole in questa stupenda tenuta, tra i vigneti e gli uliveti, è quanto di meglio si possa desiderare.

Il Podere, di proprietà di un noto medico napoletano, il dott. Giovanni Severino, può contare su dieci ettari di terra, coltivati a vite, ulivo e castagno. Le vigne che vi dimorano sono esclusivamente di Aglianico e di Falanghina, che sono le due uve che concorrono alla produzione del vino Galluccio D. O. P.
I filari sono fitti, ma la resa è mantenuta bassa per dare qualità e consistenza ai nettari che si ricavano dalle due uve sopra citate. Il pregio dei grappoli, inoltre, è garantito dalle caratteristiche vulcaniche dei terreni.
I vini che ci hanno fatto assaggiare in degustazione sono stati il Don Giovanni, rosso Dop a base di Aglianico, il Don Giovannino, bianco Dop a base di Falanghina, e lo Spumante Extra Dry Giulia da uva Falanghina.

Ottimi vini, sicuramente destinati a migliorare quando l’azienda decollerà in sinergia con le Cantine Mediterranee, perché l’attitudine del Podere Don Giovanni, per i meravigliosi terreni che possiede, è proprio quella di fare grandi vini.

 

Pasquale Nusco