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Il caso Copin, storia di un abbandono.

Vincenzo Giarritiello       Scrittore blogger

 

 

Un indecente stato di abbandono e degrado accoglie il turista dei diversi siti archeologici dei campi flegrei.

Dalla necropoli romana che si estende sotto il ponte Copin, meglio noto come ponte azzurro, che collega via Fascione con via Solfatara, all’anfiteatro Flavio di cui alcune aree sono interdette al pubblico in quanto pericolanti; alla necropoli di via Celle; allo stadio di Antonino Pio che sorge sulla Domiziana a poche centinaia di metri dalla Città del Fanciullo, in direzione Arcofelice. Per non parlare della pseudo grotta della Sibilla e del Tempio di Apollo sulle sponde del lago d’Averno. Continua a leggere