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Domenica 8 maggio dalle ore 10.15 Santa Messa e Supplica alla Madonna di Pompei

borsa mediterranea formazione e lavoro salerno

SCUOLA NUOVA ALLA BORSA MEDITERRANEA DELLA FORMAZIONE IL 4 E 5 MAGGIO ALLA STAZIONE MARITTIMA DI SALERNO

Teatro Mediterraneo

Teatro Mediterraneo ritorna il simbolo della canzone napoletana: il Festival di Napoli

In un periodo di pieno desiderio alla consuetudine sociale, si rinnova uno degli eventi più attesi il “Festival della Canzone Napoletana”.

È una popolare competizione canora che dopo un lungo periodo di pausa (50 anni di assenza) sta per ritornare nella sua location storica del Teatro Mediterraneo di Napoli l’8-9-10 dicembre, all’insegna della musica e del divertimento. Questa importante kermesse musicale è un progetto innovativo con un concetto di rivalutazione del patrimonio storico, culturale e artistico della canzone napoletana attraverso la voce delle nuove generazioni nel mondo della composizione moderna con la reinterpretazione dei più grandi successi del cosiddetto “Periodo d’Oro” della canzone classica, dando spazio ai soli giovani di formazione lirica. Per il direttore artistico Massimo Abbate afferma “che vi è l’importante obiettivo di sviluppare e intensificare un significativo approccio di unione ed intesa culturale di tutti i Popoli del Mediterraneo partendo proprio dalle modalità di esecuzione della canzone napoletana classica per poi raggiungere tutte le altre espressioni musicali. È sempre bello venire a conoscenza di adesioni ad attività che intendono lanciare un messaggio di unità e di scambio culturale tra popoli vicini artisticamente”. Insomma la città di Napoli con questi tre giorni consecutivi, nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, torna ad essere la culla artistica di tutte le civiltà con il Festival di Napoli portatore di una bellissima rinascita per una comunità come quella napoletana che è sempre riuscita a trasmettere le antiche tradizioni coniugandole ai nostri tempi e alla bellezza della vita. Uno spettacolo che si potrebbe definire “emozione dettata dal cuore”. Una manifestazione voluta fortemente grazie all’entusiasmo e alla passione di un team straordinario, composto da tanti esperti nel settore della musica, per mettere sempre in pole position la musica popolare napoletana. La prima serata sarà presentata dalla coppia Magda Mancuso, Telegiornalista e presentatrice di eventi, ed Erennio De Vita, storico presentatore di Miss Italia, la, seconda e la terza serata sarà presentata da Valeria Altobelli, volto Rai, con le intrusioni del cabarettista ed imitatore Massimiliano Cimino.

Oltre ai tanti giovani e talentuosi artisti finalisti che si esibiranno sul palco, anche un parterre d’eccezione di importanti ospiti del mondo della musica e dello spettacolo che non sveleremo ora per rimanere l’aria di suspense. La Topside Brass Band U.S. Naval Forces Europe and Africa Band che accompagnerà gli ospiti speciali: Raffaella Ambrosino (Mezzosoprano), Dario D’Ignazio (Pianista), Riccardo Fiorentino (Pianista), Francesco Malapena (Tenore), Carmine Monaco d’Ambrosia (Baritono) e Dominika Zamara (Soprano) nelle loro esibizioni canore per far scaturire emozioni uniche. Ecco alcuni artisti della New Generation che prenderanno parte a questa importante manifestazione: Annalisa Burzio, Annalisa Madonna, Carmen Navarro, Alessia Pelliccia, Ciro Mautone, Connie Ansaldi, Francescopio Lessone, Gustavo Martucci, Jen Quirito & Rosa Lomelli, Lino Galiero, Massimo Penza, Monica Fiorillo, il gruppo Napulammore, Sally Cangiano, Sasà Di Palma, Silvia Falanga, Thayla Orefice e Stefania Donadio Dei.

Un progetto che è stato reso possibile grazie anche all’apporto dell’Associazione Nazionale Italiana Artisti (ANIA) per riportare il Festival di Napoli con il suo spirito dopo essere stato sospeso nella sua originalità nel 1971. Infatti nonostante sia stato ripreso in varie edizioni dal 1981 fino al 2004 trasmesse dalla Rai e da Rete 4 non ha prodotto gli stessi risultati e le stesse emozioni. Dal 2015 il festival è stato ripreso al Teatro Politeama con la denominazione Festival di Napoli Lyric e New Generation che al 2020 conta 6 edizioni continuative. Hanno lavorato in tanti alla realizzazione di questa importante kermesse musicale con la convinzione e la consapevolezza di fare un grande Festival di Napoli. Un’importantissima edizione nel segno del rilancio della Canzone Napoletana per far ritornare la Campania capitale sia della musica che del divertimento. Non resta che non mancare l’appuntamento con questo evento “diffusore di emozioni”.

antonio arfè e la festa in santa maria in portico

“Santa Maria … in Portico”: trionfano arte, cultura e sapori nell’antico borgo

santa maria in portico festa madonna 12 settembre

Santa Maria… in Portico: arte, cultura e sapori nell’antico Borgo

masseria campito di aversa

Masseria Campito: Asprinio e Spumante

pomodoro san marzano solania

Aspettando…il Mio San Marzano

donna luisella della pizzeria benvenuti al sud in compagnia del vescovo di napoli domenico battaglia

Donna Luisella alla Santa Messa celebrata dal Vescovo Domenico Battaglia

fortnite per caritas italiana

XX Spot School Award Di Salerno, Oro Alla Campagna “The Woman Level” Per Caritas Italiana

canonizzazione del beato don giustino russolillo

Don Giustino Russolillo, verso la canonizzazione del Beato

Venerdì 9 luglio 2021, alle ore 11.00, presso l’Antisala dei Baroni, nel suggestivo Complesso monumentale di Castel Nuovo, sarà presentato il percorso di canonizzazione del Beato Don Giustino Maria Russolillo.

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cosa rimane nuovo romanzo di rita pacillo

Cosa rimane, l’esordio narrativo della poetessa e scrittrice Rita Pacilio

Il romanzo Cosa rimane, pubblicato con Augh Edizioni per la collana Frecce, segna l’esordio narrativo della poetessa e scrittrice Rita Pacilio.

Tradotta nel corso della sua carriera letteraria in greco, in romeno, in francese, in arabo, in inglese, in spagnolo, in catalano, in georgiano e in napoletano, con questa storia ambientata tra il Nord e il Sud dell’Italia negli ultimi anni Duemila, ma con rimandi storici che vanno dagli anni Cinquanta ai Novanta, l’autrice attraverso la protagonista Lorena e i personaggi collaterali affronta tematiche fondamentali quali l’inclusione, la diversità e l’incontro virtuale, toccando sentimenti forti in cui riconosciamo nitidamente l’amore, la rinuncia, la paura, l’umiliazione, la vergogna e la privazione.

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Buoni postali Q/P: rischio tribunali intasati

Confconsumatori scrive a Mef, Cassa Depositi e Poste dopo le numerose vittorie arbitrali: rimborsare i consumatori per evitare l’intasamento delle aule di tribunale

Latina-Minturno (LT), 17 maggio 2021 – La scelta di Poste Italiane di non rimborsare i consumatori, nonostante le numerose vittorie ottenute davanti all’Arbitro Bancario Finanziario, costringe a intasare i tribunali: Confconsumatori ha scritto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Cassa Depositi e Prestiti e a Poste stessa per chiedere spiegazioni in merito alla mancata ottemperanza alle decisioni dell’Abf sui rimborsi dei frutti tra il 21mo ed il 30mo anno per i buoni postali fruttiferi della serie Q/P.

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top ten per abbronzatura super 2021

Abbronzatura super: La Top Ten degli alimenti

Carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole e ciliegie.
Ecco i 10 alimenti che sono in grado di stimolare la produzione di melanina e quindi l’abbronzatura, ma anche proteggere l’organismo dal caldo estivo

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juliette pierce e il suo everlasting

Edizioni Piuma porta in Italia il bestseller francese “Everlasting” di Juliette Pierce

Dal 5 maggio in libreria, il romanzo oggi bestseller Amazon Francia top100 “Everlasting” della giovane autrice Juliette Pierce arriva in Italia grazie a Edizioni Piuma, con la traduzione di Alessandra Florio.

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Allergia al polline, consigli per l’Estate

Allergici al polline? Quali sono i cibi da evitare in questa particolare stagione dell’anno

A cura della dottoressa Silvana Di Martino

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albicocche del vesuvio, presidio slow food, raccolto 2021

È tempo delle albicocche del Vesuvio

All'Istituto Pascale di Napoli cura sperimentale contro il cancro ai polmoni

Dall’Istituto Pascale di Napoli buone notizie per la cura al cancro dei polmoni

“Cascina dell’Angelo”: il vivace affresco di Bruno Alberganti sul mondo dei risicoltori

Premiati a Roma i vincitori della 2° edizione del Concorso ‘People In Mind’ di Lundbeck Italia

Premiati oggi a Roma i vincitori campani di “People in Mind”

Salute mentale, arte e impegno sociale contro il pregiudizio

La Campania presente con 11 opere. Premiato dalla Giuria Tecnica, Domenico Puglia di Salerno

Le informazioni sull’evento di premiazione sono su:

http://www.concorsopeopleinmind.it/cerimonia-premiazione/

Roma, martedì 9 Marzo 2021 – L’arte aiuta ad affrontare il pregiudizio contro il disagio mentale, che la pandemia da COVID-19 sta contribuendo ad aumentare, con 150 mila casi nuovi attesi quest’anno solo di depressione, oltre stati di ansia, insonnia e disturbi psichici più importanti. Lo fa mettendo in luce creatività, forza, talento, emozione. È sempre l’arte che unisce, da Nord a Sud, le 477 opere che hanno partecipato alla seconda edizione del concorso ‘People In Mind 2020’, voluto da Lundbeck Italia con il patrocinio del World Mental Health Day, dell’Ambasciata di Danimarca e delle principali Società Scientifiche e Associazioni che operano nel mondo della salute mentale: 203 quadri, 124 disegni, 113 fotografie, 37 fumetti pervenuti da 19 Regioni. La Campania, al 12° per numero di candidature, ha presentato 11 opere. Vicitore al 2° posto, per la Giuria Tecnica, Domenico Puglia con la ‘pittura Ultimi Passi.

“People In Mind” ha inoltre aperto nel 2020 una candidatura per il terzo settore per valorizzare l’impegno delle associazioni. Venti i progetti pervenuti, valutati da un’apposita giuria di esperti. La premiazione si è svolta oggi all’Acquario Romano di Roma, con 24 finalisti: 12 decretati dalla giuria ‘tecnica’ (clinici, psichiatri e psicologi, sociologi, esperti della comunicazione e del mondo dell’arte) e 12 dalla Community social ‘People In Mind’ di 2.290 utenti. I primi classificati dalla giuria tecnica ricevono un buono spesa (Amazon) di 1000 euro. Il progetto vincitore del terzo settore (dedicato a supporto e formazione di genitori di pazienti con disturbi alimentari) riceve una donazione ricavata dalla vendita delle 27 opere finaliste dell’edizione del concorso 2019.

“Le persone con disturbi mentali sono parte integrante del nostro tessuto sociale e offrono un importante contributo con il loro vissuto di emozione e creatività. Potenzialità che invece spesso ignoriamo a causa di pregiudizi, diffidenza e scarsa conoscenza del disagio mentale – dichiara Tiziana Mele, AD di Lundbeck Italia –. Ci uniamo così all’impegno delle Istituzioni e delle Società Scientifiche di settore nel sottolineare il dovere e la responsabilità individuale e collettiva nel difendere il diritto alla Salute Mentale”.

“Le priorità attualmente individuate dalle associazioni europee che operano per migliorare la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei disturbi mentali includono la promozione del rispetto dei diritti umani in tutti i contesti della salute mentale; l’esigenza di destinare più risorse a questo settore; il miglioramento dell’accesso alle cure mediche, incluse quelle psichiatriche, anche attraverso l’implementazione e la diffusione di piattaforme digitali; l’implementazione di modelli di intervento precoce, integrato e personalizzato basati sull’evidenza per migliorare quantità e qualità della vita dei pazienti con disturbi mentali; il coinvolgimento dei pazienti e dei loro familiari in progetti di ricerca e percorsi di cura – spiega Silvana Galderisi, Past-President European Psychiatric Association (EPA), Professore Ordinario di Psichiatria, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Fisica e Medicina Preventiva, Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” di Napoli –. In Europa l’organizzazione di servizi di salute mentale è molto variegata e va da sistemi ancora incentrati sull’ospedale psichiatrico a sistemi di psichiatria di comunità molto avanzati. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i servizi non rispondono pienamente alle priorità individuate. La pandemia ha evidenziato la fragilità dei nostri servizi e la discriminazione di cui ancora sono oggetto i pazienti con disturbi mentali. Le istituzioni Europee sembrano voler prendere atto dell’enorme gap esistente tra bisogni e offerta nell’ambito della salute mentale, prevedendo un aumento dei finanziamenti per la ricerca; ma questo non basta; bisogna unificare e incrementare gli sforzi perché siano disponibili più risorse, anche alla luce dell’incremento nella richiesta di aiuto che la pandemia sta determinando”.

L’attuale contesto socio-culturale legato alla pandemia da COVID-19 e alle misure di sanità pubblica per il suo contenimento, hanno e continuano ad avere un impatto significativo sui pazienti con pregressi disturbi mentali gravi, i quali hanno un rischio elevato di contagio a causa di molteplici fattori, tra cui marginalizzazione sociale, difficoltà a rispettare le misure di sanità pubblica, altre comorbidità – aggiunge Andrea Fiorillo, Professore Ordinario di Psichiatria, Università della Campania “L. Vanvitelli” di Napoli, Presidente Società Italiana di Psichiatria Sociale (SIPS) –. Ciò significa anche un rischio aumentato di mortalità rispetto alla popolazione generale. Inoltre, le misure di distanziamento fisico e di contenimento hanno modificato il rapporto medico-paziente, rendendo necessario “ripensare” le pratiche operative degli psichiatri. Sebbene le attività dei servizi di salute mentale non si siano mai interrotte, nei primi mesi della pandemia si è registrata una riduzione del numero delle visite di controllo, in parte arginato con il potenziamento dei servizi di telepsichiatria, seppur con qualche difficoltà di utilizzo delle nuove tecnologie. Occorre inoltre considerare che la pandemia da COVID-19 rappresenta una nuova forma di trauma, completamente differente da quelli conosciuti, in precedenza come guerre, terremoti o tsunami, gravati dalla mancanza di sicuri strumenti di cura o protezione, aumentando un senso di incertezza e inadeguatezza verso il futuro, a sua volta fonte di sintomi ansiosi e depressivi nella popolazione generale. Senza contare le implicazioni sociali: recessione economica, chiusura delle istituzioni scolastiche-educative, aumento di violenza domestica, femminicidi e rischio di suicidio. Si tratta di campi d’azione tipici della psichiatria sociale, che dovrà definire in maniera chiara l’impatto di questi “nuovi” eventi traumatici sulla salute mentale, sviluppando adeguati interventi terapeutici per evitare o ridurre una “seconda” pandemia di disturbi mentali.

Covid, dilaga il confitto di coppia e il rischio di violenze sui minori

Covid, dilaga il confitto di coppia e il rischio di violenze sui minori:

Al via nuovi corsi per una rete di pediatri contro gli abusi da pandemia

L’avvento della pandemia ha creato le condizioni per un aumento degli abusi sui minori. Molti dati suggeriscono che nel periodo di lockdown, anche se ora meno severo, la convivenza, l’isolamento forzato e l’incertezza socio-economica, hanno aggravato i disagi e la confittualità di coppia e aumentato la violenza assistita e la trascuratezza materiale e affettiva dei genitori, anche nelle famiglie di livello socio-economico medio/alto. Con l’emergenza e l’isolamento è cresciuto anche l’uso incontrollato di internet anche da parte dei più piccoli e quindi il rischio di adescamenti e di abusi online e di cyber bullismo.

Roma, lunedì 8 marzo 2021 – Seri conflitti di coppia esacerbati dalla convivenza obbligata, distruzione della routine domestica, insicurezza economica per le famiglie ed ecco che la pandemia può vestire i panni dell’’orco’, costituendo un fardello pesantissimo per bambini e adolescenti. Diversi studi condotti nel mondo stanno infatti cominciando a documentare l’aumento dei casi di abuso su minori che si declinano in vario modo, non solo con forme di abuso fisico e violenza assistita, ma anche con trascuratezza estrema nelle cure fisiche e nei bisogni psicologici. A rischio soprattutto i minori che vivono in contesti disagiati, ma nessuno è immune, infatti una indagine su abuso su minori in era Covid della più importante associazione charity dedicata all’infanzia nel Regno Unito, mostra chiaramente che quando aumentano i fattori di stress in famiglia e il cosiddetto esaurimento – burn out – dei genitori, come appunto è avvenuto nell’ultimo anno in seguito alla pandemia, il rischio di abuso sui minori si impenna. A partire da marzo 2020 con l’inizio dell’emergenza, tante famiglie e tante coppie si sono ritrovate oppresse da fattori di stress pesantissimi: l’incertezza economica e lavorativa, il sovraccarico di responsabilità dalla didattica all’accudimento dei figli h24, la distanza obbligata dai nonni. Tutto questo, specie in contesti già difficili e problematici, è stato un boomerang tagliente per i minori. Nodale è anche l’esacerbarsi di conflitti di coppia in nuclei familiari con problematiche già pregresse. Secondo una recente indagine dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps), tramite l’Osservatorio Msa-Covid-19, la convivenza forzata tra partner ha riguardato quasi il 60% degli intervistati a livello nazionale. Tra questi, oltre il 15% ha vissuto con figli piccoli e circa il 50% con figli con età pari o superiore a 12 anni. La convivenza è avvenuta nel 15% dei casi in un piccolo appartamento (circa 50/70 mq), con tutto ciò che ne consegue in termini di riorganizzazione degli spazi per garantire la convivenza di genitori e figli.

Infine, il distanziamento fisico, riducendo i contatti tra i bimbi e gli adulti protettivi come gli insegnanti, e la riduzione degli accessi al pronto soccorso, hanno fatto Il resto. Ed è in questo scenario che riparte anche quest’anno l’iniziativa promossa da Menarini, colosso internazionale con dna partenopeo, per una rete di pediatri contro gli abusi da pandemia, grazie ai nuovi corsi di formazione Lo sai che… Incontri sulla realtà degli abusi e dei maltrattamenti durante l’età adolescenziale, organizzati con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). 700 pediatri saranno allenati a riconoscere i primi segnali di difficoltà e diventeranno così una “sentinella” del disagio dei minori.

“Nel contesto pandemico i tentacoli dell’abuso sui minori si fanno ancora più intricati e contorti e allo stesso tempo diviene più difficile intercettare l’abuso a causa del distanziamento sociale e anche della ridotta frequenza di accesso ai Pronto Soccorso pediatrici” – dichiara Pietro Ferrara, coordinatore del progetto, referente nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) per abusi e maltrattamenti e professore di Pediatria presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma – “Il cambiamento radicale di routine domestica, la chiusura delle scuole e l’interruzione di tutte le attività extrascolastiche, hanno reso ancora più profondo, inaccessibile e silenzioso il baratro dell’abuso, che, se come sempre si consuma principalmente in contesti socioeconomici disagiati, ha esteso le sue maglie anche in contesti ‘normali’ o solamente ‘fragili’ – aggiunge Ferrara – Tante le nuove modalità in cui si è probabilmente manifestato l’abuso in era Covid, a cominciare dalla violenza assistita di certo in aumento, racchiusa e nascosta dal lockdown. Sicuramente è aumentato anche l’abuso da trascuratezza, con bambini abbandonati a se stessi, privati delle cure primarie di base fisiche, come la pulizia e il nutrimento, ed emotive”.

“Per moltissimi minori, restare a casa non ha significato solo rinunciare alle proprie abitudini e alla propria vita sociale, ma li ha obbligati a convivere, ogni ora del giorno, con persone violente, senza avere la possibilità di chiedere aiuto – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – In questo contesto così drammatico, il Gruppo Menarini ha voluto continuare a supportare questo progetto unico al mondo che, dal 2016, fornisce a pediatri e medici di base gli strumenti per riuscire a riconoscere tutti i segnali di violenza e intervenire tempestivamente”.

“Il problema – sottolinea Luigi Nigri, coordinatore del progetto e Vicepresidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – è che una situazione eccezionale come quella che si è venuta a creare e che perdura ormai da un anno, associata a tutte le problematiche familiari, domestiche già preesistenti, determina un altissimo rischio di esacerbazione: dai conflitti di coppia, ai problemi economici, all’abuso di droghe e di alcol. A favorire questa escalation anche la discontinuità dei servizi socio-sanitari ed educativi verificatisi in tutto il periodo dell’emergenza e non da ultimo il rifugiarsi dei bambini e dei ragazzi nella ‘rete’ che li ha esposti ancor di più al rischio di adescamenti, abusi sessuali online e cyberbullismo ancora più subdoli e meno facilmente individuabili. Insostituibile il ruolo di iniziative come questa nel tentare di colmare un gap formativo da parte dei corsi universitari e di specializzazione dove questi temi vengono raramente trattati e spesso in maniera non adeguata”.

Diversi studi, anche se su casistiche ancora limitate, hanno cominciato a documentare l’aumento dei casi di abuso in era Covid. Uno studio condotto presso la Division of Pediatric Emergency Medicine, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore e pubblicato sulla rivista Child abuse & Neglect ha documentato che nel 2020 il 13% delle lesioni e traumi pediatrici trattati nella struttura erano riferibili ad un abuso fisico, contro il 4% dell’anno precedente.

Un lavoro della University of Alabama a Birmingham pubblicato sulla rivista Child Maltreatment ha mostrato che, una casistica di 405 genitori ha riportato l’aumento di conflitti fisici e verbali in casa e forme di trascuratezza verso i figli, associate all’aumento di stress e solitudine percepiti durante la pandemia. Lo stesso lavoro ha osservato una seconda casistica di 106 genitori riportando durante la pandemia un aumento del livello di conflitto genitore-figlio, che è stato associato con concomitante aumento di rischio di abuso su minore, con diversi legami a situazioni contingenti quali la perdita di lavoro, l’insicurezza alimentare e la solitudine; i risultati denunciano un aumento del rischio di abuso rispetto ai livelli pre-pandemici.

SEGNALI A CUI FARE ATTENZIONE

· Mostrarsi insolitamente triste

· Improvvisi cambiamenti nel comportamento e nelle abitudini

· Dolori fisici che non trovano una spiegazione medica

· Disturbi del sonno

· Improvviso calo del rendimento scolastico

· Sviluppo di nuove paure

· Comportamenti regressivi

· Comportamenti autolesionistici

il libro mamma e papà non fate i capricci

“Mamma e Papà, non fate i capricci!”, una guida della Dottoressa Mirna Zambelli

Il Diabete

Arriva in Italia con la casa editrice Le Assassine “Scelte sbagliate” di Susana Hernández